Il Castello di Pico

 Il Castello di Pico, situato nel comune di Pico, nella regione del Lazio in Italia, è un’affascinante testimonianza dell’architettura medievale. Le sue origini risalgono all’XI secolo, come indicato da documenti storici che menzionano l’insediamento fortificato. Il castello fu fatto erigere da Giovanni Scinto, signore di Aquino, e la sua costruzione contribuì allo sviluppo del primo nucleo abitativo di Pico attorno alle sue mura.

Nel corso dei secoli, il Castello di Pico ha attraversato diverse fasi storiche, cambiando spesso di proprietà. È stato posseduto dalle famiglie D’Aquino, Dell’Aquila, conti di Fondi, e ha persino avuto connessioni con l’Abbazia di Montecassino. Nel 1266, con il passaggio del regno di Napoli agli Angioini, il castello fu sotto il loro controllo. Nel 1331, gli Spinelli presero possesso della struttura.

Tuttavia, il passaggio più significativo nella storia del Castello di Pico avvenne nel XV secolo, quando fu acquisito dalla famiglia Della Rovere. Con l’ascesa della dominazione spagnola, il castello fu amministrato dai governatori del Regno di Napoli. Nel 1542, il castello passò ai Farnese, la famiglia che contribuì notevolmente al progresso del paese.

Pico fu coinvolto negli eventi storici del tempo, compresi i moti rivoluzionari e l’occupazione austriaca del 1821. Durante questa resistenza, il Castello di Pico svolse un ruolo importante nella difesa del paese. Tuttavia, dopo la resa, il castello fu parzialmente demolito.

Nel 1734, Pico divenne parte del Regno di Napoli e seguì le sorti del regno fino all’unità d’Italia.

Oggi, il Castello di Pico è in gran parte in rovina, ma alcune delle sue torri, tra cui una con un orologio funzionante di costruzione rinascimentale, sono ancora visibili. Il castello offre un panorama spettacolare sulla regione circostante.