Il Borgo Medievale

L’antico borgo di Pico, situato nella provincia di Frosinone, è un affascinante esempio di struttura urbana medievale. Il cuore del borgo è sovrastato dal castello, con le sue imponenti mura e torri, che domina l’intera valle circostante. Il borgo si è sviluppato attorno a questa fortezza e presenta una struttura caratterizzata da tre semicerchi concentrici. Questi semicerchi sono interconnessi da intricati sistemi di scalinate, vicoli, stradine cieche e cortili di palazzi, creando un’atmosfera unica e affascinante.
Nel passato, il borgo e la città costituivano una singola entità con il ruolo specifico di una città fortificata. Questa posizione strategica serviva sia per difendersi che per proteggere la regione circostante. Il nucleo più antico del centro storico risale al X-XI secolo ed è stato configurato come un tipico “castrum,” un tipo di fortezza medievale presente in tutta la Valle del Liri.
Il borgo di Pico ha mantenuto molte delle sue caratteristiche originali. Le strade strette, le case medievali, le piazzette pittoresche e il panorama offerto dal castello creano una scenografia unica che ti fa sentire come se fossi tornato indietro nel tempo.

Le chiese:

Chiesa di S. Antonino Martire

La Chiesa di Sant’Antonino Martire è un altro luogo di culto significativo all’interno del borgo medievale di Pico. Questa chiesa è dedicata a Sant’Antonino, che è uno dei santi patroni di Pico, insieme a Santa Marina. La chiesa e il suo campanile rappresentano un importante punto di riferimento nel panorama storico e religioso del borgo.
Origini: La chiesa ha radici antiche e fu fondata prima dell’anno 1000. Nel 1767, furono poste le prime pietre per un’espansione della struttura. Tuttavia, le cerimonie religiose furono temporaneamente trasferite nella Chiesa di Santa Marina per consentire il progresso dei lavori di ristrutturazione. La chiesa rinnovata fu infine inaugurata il 28 settembre 1781.
Architettura: La Chiesa di Sant’Antonino Martire presenta uno stile tardo barocco con tre navate e una pianta a croce latina. All’interno, ci sono un abside centrale e un organo sospeso sopra la porta principale. Le volte sono affrescate, contribuendo all’atmosfera sacra della chiesa.
Decorazioni: Gli affreschi all’interno della chiesa sono opere realizzate dall’artista Moracci all’inizio del secolo scorso. Queste decorazioni contribuiscono alla bellezza e all’importanza artistica della chiesa. La Chiesa di Sant’Antonino Martire è un luogo sacro importante per la comunità di Pico, e rappresenta uno dei principali punti di riferimento religioso e storico all’interno del borgo medievale. La sua architettura, decorazioni e campanile offrono un’esperienza unica per i visitatori interessati alla storia e alla cultura di Pico.

Chiesa di Santa Marina

La Chiesa di Santa Marina è uno dei luoghi di culto più antichi del borgo e risale all’XI secolo. In origine dedicata a San Biagio e Santa Marina, la chiesa è stata ampliata nel corso dei secoli. Nel 1200, il culto di Santa Marina divenne predominante e Pico la elesse come protettrice del paese, dedicandole la chiesa. La struttura fu restaurata tra il 1992 e il 1997 e riaperta per le celebrazioni. L’interno è decorato con icone realizzate da Laura Velardo Gentili.

Chiesa di San Rocco

Una delle tappe più interessanti del borgo è la Chiesa di San Rocco, costruita nel XVI secolo al di fuori delle mura come atto di devozione contro la peste. In origine, era sede di una confraternita dei Santi Sebastiano e Rocco. La chiesa perse prestigio dopo la soppressione della confraternita ma fu salvata dalla decadenza nel 1890 grazie agli sforzi della congrega di Carità. Oggi, la chiesa ospita celebrazioni solenni in onore di San Rocco il 16 agosto, che comprendono una processione e la benedizione dei pani speciali preparati secondo una ricetta tradizionale portata in processione dalle donne del borgo.

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Santa Maria del Campo

Antico luogo di culto, intitolato anche a San Simeone nei suoi primi giorni, è sicuramente tra le chiese più antiche di Pico. La sua origine risale a un periodo così remoto che sfida il passare del tempo.
La chiesa, abbandonata per molti anni, ha recentemente conosciuto un nuovo inizio grazie a interventi di restauro intrapresi nei primi anni del 2000. Questi sforzi hanno permesso di preservare e portare alla luce un pezzo prezioso della storia di Pico.
Si dice che persino il re Ferdinando I di Borbone visitasse questa chiesa durante le sue gite in carrozza, tanto che donò un prezioso quadro dell’Assunta per arricchire il suo patrimonio artistico. Questo gesto reale testimonia l’importanza storica e religiosa di Santa Maria del Campo nella comunità di Pico.
Oltre alla chiesa, la zona circostante ospita il cimitero cittadino, un luogo di riposo eterno con una storia che precede persino il 1900. Questa parte di Pico è intrisa di storia e spiritualità, offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi nella ricca eredità culturale della regione.

Casa Landolfi

Il borgo di Pico è noto anche per essere la città natale dello scrittore Tommaso Landolfi. La strada principale del centro storico, intitolata a Landolfi, attraversa il semicerchio mediano del borgo. La casa natale dello scrittore, è un edificio storico abbandonato e conserva ancora le caratteristiche finestre a volta e un giardino interno. Attualmente, la casa e il giardino sono di proprietà del Comune di Pico e sono stati inseriti nel censimento regionale delle dimore storiche nel 2023.

Porta San Rocco e Piazza Diaz

Per entrare nel cuore del borgo di Pico, si attraversa la Porta San Rocco, l’unico accesso rimasto intatto delle tre porte originarie. Le mura che circondano il borgo sono particolari, poiché sono costituite da strutture abitate, con palazzi che compongono la cinta muraria esterna del paese. Poco distante, su Piazza Diaz, una fontana pubblica rappresenta uno dei punti centrali del borgo. La piazza era originariamente la sede di una delle porte principali d’accesso al paese, ma questa fu abbattuta nel 1860 per creare un collegamento con la parte bassa del paese.

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Biblioteca Comunale

La Biblioteca Comunale “Luigi Fraioli” di Pico è una delle più antiche della provincia. L’ingegnere Alberto Carnevale, all’inizio del XX secolo, fondò una biblioteca pubblica per i cittadini di Pico. La biblioteca è cresciuta nel tempo, ed è entrata a far parte del sistema bibliotecario della “Vale dei Santi” nel 2004. Conserva un patrimonio librario notevole, tra cui le opere complete di Tommaso Landolfi e testi di grande valore storico e antiquario.